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ALIMENTAZIONE settembre 25, 2006

Posted by marcosanti in Uncategorized.
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Alcuni alimenti di facile reperibilita’ e di grande valore nutritivo..per chi fa sport ma non solo…………..
SOIA
La soia è uno dei cibi con la più alta concentrazione di isoflavoni, fitoestrogeni che regolano naturalmente la produzione ormonale corporea. Gli isoflavoni della soia bloccano la ricezione di estrogeni pericolosi e cancerogeni di origine chimica. Ci sono numerosi studi clinici sugli effetti di prevenzione del cancro degli isoflavoni della soia.
La soia è composta al 44% da proteine.
Dalla soia si estrae una sostanza eccezionale per la salute: la lecitina, un emulsionante naturale che mantiene in sospensione il colesterolo presente nel sangue impedendo che si depositi sulle pareti delle arterie. E’ ottima per abbassare il colesterolo alto. I depositi di colesterolo sono la principale fonte di malattie cardiovascolari. La lecitina di soia entra anche nella struttura delle pareti cellulari apportando due tra i maggiori antiossidanti: la vitamina A ed il fosforo.
OLIO DI PESCE

Al pari dell’olio di fegato di pesce, è ricco di alcune sostanze che non si trovano nei vegetali: EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaneoico):particolari acidi grassi essenziali (detti omega-3), precursori delle prostaglandine. Ha la proprietà di abbassare il livello di colesterolo nel sangue; riduce il rischio di infarto e ridimensiona le affezioni cardiovascolari in genere. Rende il sangue meno viscoso, riducendo la possibilità di coaguli. È un buon integratore di iodio, magnesio e manganese, zolfo, vanadio.

PAPAYA

La Papaya contiene un enzima, la papaina, che ha un’azione proteolitica quindi è molto utile per migliorare la digestione; inoltre è ricchissima di Vitamina C (più dei kiwi e delle carote!) la cui carenza, come abbiamo detto, provoca lo scorbuto. La Papaya contiene anche in gran quantità antiossidanti come selenio, flavonoidi, carotene e provitamina A, che l’organismo trasforma in Vitamina A; infatti questo frutto contiene più carotenoidi del pompelmo, dell’avocado, delle arance, del kiwi, delle banane, dei limoni e persino delle carote.I carotenoidi principali sono il licopene e la B-criptoxantina, che insieme agli altri antiossidanti proteggono le cellule dai radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare, e dalle patologie legate alla degenerazione cellulare indotta appunto dai radicali liberi. I flavonoidi regolano la permeabilità dei vasi sanguigni, quindi sono importanti per il microcircolo e per la circolazione del sangue in generale.
La Papaya, inoltre, è ricca di minerali, in particolare potassio, magnesio e calcio, in forma naturale biologica, assimilabile, utili per le ossa, soprattutto durante la menopausa per prevenire l’osteoporosi, e di enzimi, sostanze importantissime senza le quali la vita sarebbe impossibile, poiché essi entrano a far parte di tutte le reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, rendendole compatibili con la vita. Se vogliamo purificare il nostro organismo la Papaya ci aiuta perché stimola l’eliminazione e lo smaltimento delle sostanze di scarto e purifica il sangue, effettua anche una sorta di pulizia dell’intestino, stimola gli organi emuntori, aiuta anche a ridurre il sovrappeso stimolando il metabolismo e aiutando a scomporre più velocemente le proteine, con beneficio per la digestione e con minor formazione di sostanze di scarto che l’organismo deve eliminare, perché tossiche. Si ritiene anche che la Papaya abbia una sorta di azione “ringiovanente” per l’organismo, perché il suo effetto depurativo non si limita al canale alimentare, ma si estende anche alle altre cellule. Da alcuni studi effettuati recentemente si è notato, infatti, che l’uso della Papaya riduce l’incidenza di alcune malattie degenerative.La Papaya, sia acerba che matura, aiuta a ristabilire nell’organismo l’equilibrio acido-base spesso compromesso e squilibrato verso l’iperacidità da diversi fattori, come un’alimentazione squilibrata, povera di frutta fresca e verdura, lo stress, il poco riposo, un’insufficiente attività fisica che aiuta ad espellere con la traspirazione e il sudore le sostanze acide di scarto dal corpo. Una delle conseguenze dell’iperacidità è un aumento della formazione di radicali liberi, che danneggiano le strutture cellulari. Le vitamine, i minerali e le sostanze vitali presenti negli alimenti non vengono utilizzate correttamente, e ciò si traduce in sintomi legati alla loro carenza. I batteri benèfici che vivono abitualmente nel nostro intestino, che costituiscono la cosiddetta flora batterica intestinale, muoiono e di conseguenza il nostro sistema immunitario si indebolisce, e ciò può portare all’insorgere di malattie. La Papaya invece ci aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-base, facendolo virare verso l’alcalinità, per l’effetto alcalinizzante.

TE’ VERDE

Diuretico, astringente intestinale, antiossidante; tonico e stimolante per il suo contenuto di caffeina (o teina), aumenta la termogenesi con conseguente azione dimagrante, inoltre pare che riduca l’assorbimento intestinale dei carboidrati e, quindi, del peso corporeo. Tradizionalmente utilizzata per millenni dalla medicina cinese come stimolante, diuretico e astringente intestinale. Gli studiosi hanno osservato che nelle popolazioni che fanno grande uso di Tè verde, l’incidenza dei tumori è assai inferiore.

GUARANA’

Stimolante delle funzioni cognitive (attenzione e memoria), tonico generale; cardiotonico; astringente; aumenta la termogenesi favorendo l’utilizzazione dei grassi di riserva. Contenendo caffeina, il guaranà produce un’azione simile a quella del caffè, ma con importanti differenze , dovute agli altri componenti del fitocomplesso, tra cui i tannini, per cui varia la farmacocinetica del principio attivo; ciò si traduce in un effetto stimolante più prolungato e di entità superiore a quello della caffeina isolata. Ciò rappresenta un valido esempio del fatto che l’azione di un fitocomplesso, non può essere sostituita da quella di un unico principio attivo.
È specialmente utile per intensa attività fisica e mentale; per condizioni di astenia e di stress; nell’attività sportiva. In caso di diete dimagranti facilita il calo ponderale, poichè favorisce l’utilizzo (lipolisi) dei grassi di riserva depositati nelle cellule adipose. Per il suo contenuto in tannini può esercitare un’azione astringente a livello intestinale.È sconsigliato l’uso in caso di ulcera peptica, poichè stimola la secrezione gastrica. Se ne sconsiglia inoltre l’uso al di sotto dei 13-14 anni di età.L’assunzione è raccomandata al mattino o al primo pomeriggio, effettuando cicli periodici di trattamento di 15-20 giorni, intervallati da una sospensione temporanea.

PAPPA REALE

Tanto per cominciare, vediamo i suoi componenti essenziali. Per almeno un 66 per cento la pappa reale e’ formata da acqua, seguono poi gli zuccheri (14 per cento, ripartito tra glucosio, fruttosio e saccarosio), poi i protidi (13 per cento), i lipidi (4,5 per cento), oltre a un bel pieno di vitamine, soprattutto la B1, B2,B3, B5, B6, e, in misura un po’ inferiore, le vitamine A, la B12, la C, la D e la E. Ma non e’ finita: la pappa reale contiene anche calcio, rame, ferro, fosforo, potassio, silicio e zolfo. Un concentrato di salute, insomma, particolarmente indicato per chi si trova in situazioni di stress o di stanchezza e, come attestato da alcune ricerche, per i neonati prematuri. Ma la pappa reale non e’ riservata solo a studenti sotto esame o a bambini un po’ deperiti: la possono consumare tutti, purche’ nella forma migliore e nelle giuste dosi. E il perche’ e’ presto detto. Favorisce il riequilibrio del sistema endocrino, stimola l’intero organismo, soprattutto nei soggetti ipotonici, da’ buoni risultati nella cura delle anemie, compensa eventuali carenze alimentari ed e’ anche un regolatore naturale dell’appetito, consigliata quindi nei casi di anoressia. Ma, soprattutto, grazie alla notevole presenza di vitamina B5, e’ un potente “anti-eta’”: ritarda gli effetti dell’invecchiamento della pelle e funziona bene anche in alcune patologie, come ad esempio contro il lupus eritematoso.La componente più’ preziosa della pappa reale e’ pero’ un’altra: l’acido 10-idrossidecenoico, che esercita attivita’ antibatterica e antitumorale. Questo importantissimo principio organico e’ presente nell’alimento fresco e raggiunge la sua massima concentrazione durante la fase di elaborazione della pappa reale che si svolge nelle ghiandole faringee delle api nutrici e diminuisce man mano che il prodotto invecchia. Proprio questo fatto ci illumina sulla necessita’ di consumare quanto più’ possibile la pappa reale fresca. E riguardo l’acido 10-idrossidocenoico (Hda) e’ importante controllare che il suo contenuto sia pari all’1,9 per cento del prodotto, perche’ solo a partire da una concentrazione pari al 1,5 per cento la pappa reale ha potere antibatterico e antitumorale (ricerche di G.F. Townsend del 1960, ripetute in anni successivi). Inoltre, proprio la presenza del Hda e’ indice dello stato di freschezza del prodotto.